SALVATOREANTONIOLEONESalve a tutti, mi chiamo Salvatore Antonio Leone ed ho 36 anni.  Ho conseguito la Laurea Specialistica in Ingegneria Microelettronica a Catania nel Luglio del 2011.

Ho scelto di studiare Ingegneria Elettronica al corso di laurea triennale, prima, e Ingegneria Microelettronica alla specialistica, poi, perché, al di là del mio interesse verso questo campo tecnologico, in quegli anni percepivo come l'evoluzione dell'elettronica stava dando impulso all'innovazione in moltissimi ambiti. L’ingegnere elettronico diventava sempre più una figura richiesta e l’elettronica era ormai presente in tutte le applicazioni, dalle automobili, al risparmio energetico, dalla microelettronica alle nanotecnologie. Ero convinto, e tutt’ora lo sono, che un ingegnere elettronico abbia conoscenze e competenze necessarie per ricoprire ruoli sia tecnico organizzativi che in contesti aziendali di ogni genere.

La mia esperienza universitaria potrei paragonarla ad un motore diesel: una partenza lenta, dovuta all’impatto con una realtà nettamente diversa rispetto a quella del liceo, per poi raggiungere un andamento continuo e rassicurante. Sicuramente è stata una esperienza faticosa, nonostante sia stata poi particolarmente appagante in termini di soddisfazione personale. Ho trovato un ambiente più di collaborazione che competitivo, colleghi che sono diventati amici e docenti di altissimo spessore. Conoscenze, queste, che sono rimaste fino ad oggi anche perché alcuni compagni di corso nel tempo sono diventati colleghi.

L’esperienza più importante che ho avuto durante gli anni universitari,  è stata l’opportunità di stage presso STMicroelectronics, esperienza che ha influito non poco sul mio futuro professionale.

Dopo la Laurea sono stato assunto in breve tempo da una nota società di consulenza in proprietà industriale con sede a Milano, nella quale mi sono occupato sin da subito della preparazione, stesura e prosecuzione di domande di brevetto per invenzione per conto di importanti aziende operanti nel settore della meccanica e dell’elettronica, tra cui in particolare STMicroelectronics. Lo stage in STMicroelectronics, infatti, aveva avuto il suo peso nel CV in quello che è stato il processo di selezione.

Per chi non lo sapesse, un brevetto è una sorta di contratto o di scambio regolamentato tra l’inventore (o il proprietario di un’invenzione) e la “collettività”. Infatti, tramite il brevetto da una parte l’inventore fornisce una spiegazione di quanto ha ideato, in modo che l’invenzione allo scadere di un determinato periodo di tutela sia a disposizione di tutti, dall’altra parte l’autorità competente concede al proprietario diritti esclusivi su quanto ideato per detto periodo di tutela.

Nel 2014 ho seguito il Master in Proprietà Industriale presso il Politecnico di Milano e nel 2016 ho superato l’esame di abilitazione Italiano per Consulenti in Proprietà Industriale - Brevetti, diventando Mandatario Italiano Brevetti iscritto all’ordine dei consulenti in proprietà industriale.

Nel 2017 sono stato assunto da una più grande società di consulenza in proprietà industriale, ancora con sede a Milano. Forte dell’esperienza maturata e della formazione professionale acquisita nel corso degli anni precedenti, ho gestito autonomamente un personale portafolio clienti composto da aziende operanti nel settore non solo dell’elettronica, ma anche della meccanica, dell’alimentare e della moda. Nel corso di questa esperienza mi sono reso conto effettivamente di quanto è importante esser dotati di competenze trasversali.

Nel 2018 sono stato assunto da STMicroelectronics e sono “Intellectual Property Development Engineer” presso la sede di Agrate. Lavoro nel dipartimento Proprietà Industriale dell’azienda ed il mio lavoro consiste principalmente -ma non solo- nel valutare e selezionare le proposte di brevetto sottomesse dai dipendenti (gli “inventori”) sulla base dell’interesse strategico che ciascuna invenzione ha per l’azienda e nel gestire il corposo portafoglio brevetti di cui è titolare l’azienda a livello internazionale (circa 17.000 brevetti e 500 nuove domande di brevetto in media ogni anno).

Il nostro lavoro consente all’azienda di proteggere i propri investimenti in ricerca e innovazione, evitando che altri utilizzino gratuitamente il frutto di tali attività e di acquisire risorse economiche supplementari attraverso la gestione economica dei suoi diritti di uso.

Oggi sto preparando l’esame di abilitazione Europeo per consulenti di proprietà industriale (EPO European Qualifying Examination) per completare il mio processo di formazione professionale.

Mi reputo più che soddisfatto del percorso di studi intrapreso a Catania. Le conoscenze acquisite durante il percorso di studi universitario mi hanno permesso di inserirmi nel mondo del lavoro con una marcia in più e di vincere le scommesse che avevo fatto con me stesso.

Ho scelto di studiare Ingegneria elettronica perché, al di là del mio interesse verso questo campo tecnologico, in quegli anni percepivo come l’evoluzione dell’elettronica stava dando impulso all’innovazione in moltissimi ambiti. L’ingegnere elettronico diventava sempre più una figura richiesta e l’elettronica era ormai presente in tutte le applicazioni, dalle automobili, al risparmio energetico, dalla microelettronica alle nanotecnologie. Ero convinto, e tutt’ora lo sono, che un ingegnere elettronico abbia conoscenze e competenze necessarie per ricoprire ruoli sia tecnico organizzativi che in contesti aziendali di ogni genere.

09/12/2021 - 11:40