L’Ingegnere Gestionale è un Ingegnere il cui ambito elettivo di applicazione è l’azienda o qualunque organizzazione nella quale persone e tecnologie convivono e contribuiscono in maniera integrata a generare valore, in termini di prodotti, processi, servizi.
Gli studenti interessati quindi al management, ma con una forte attenzione alla variabile tecnologica, possono certamente trovare nell’Ingegneria Gestionale un ambito di studio e di applicazione ideale. Il percorso di studi è particolarmente adatto inoltre a chi, con spirito imprenditoriale e creativo, è interessato allo sviluppo di innovazioni tecnologiche, organizzative e gestionali e alla loro realizzazione concreta. La rilevanza trasversale e pervasiva della tecnologia, ivi comprese le tecnologie digitali, rende l’Ingegnere Gestionale una figura particolarmente importante per lo sviluppo delle imprese e, più in generale, delle organizzazioni e dei sistemi nei quali egli si trova a operare.
L’Ingegnere Gestionale condivide con tutti gli altri ingegneri le solide basi scientifiche e tecnologiche, la forte tensione applicativa, l’attitudine alla risoluzione di problemi (problem solving), l’abitudine ad affrontare le situazioni con approccio strutturato e razionale, l’utilizzo di metodi di analisi e sintesi qualitativi e quantitativi, la capacità di approfondimento analitico, ma anche di visione sistemica. Su questa base di conoscenze e capacità il percorso formativo dell’Ingegnere Gestionale innesta le tematiche di specializzazione, relative agli aspetti economico-organizzativi e gestionali, all’impiantistica e alle tecnologie di produzione, al controllo di sistemi dinamici complessi. Aree di competenza, queste, che distinguono l’Ingegnere Gestionale dagli altri Ingegneri industriali e dell’informazione.
L’insieme di conoscenze e competenze così acquisito consente all’ingegnere gestionale di progettare e gestire una molteplicità di processi complessi, tra i quali principalmente l’innovazione tecnologica, digitale, organizzativa e dei modelli di business, la produzione, la logistica, il controllo di gestione, la pianificazione strategica, la gestione della supply chain, l’internazionalizzazione, il marketing, la valutazione degli investimenti, delle tecnologie, delle performance. Questi sono quindi anche gli ambiti nei quali l’Ingegnere Gestionale trova la propria collocazione professionale. Grazie alla trasversalità della sua formazione l’Ingegnere Gestionale è naturalmente portato a rivestire il ruolo di coordinatore dei gruppi di lavoro, grazie alla sua visione d’insieme del problema tecnologico.
L’Ingegnere Gestionale è particolarmente adatto a sfruttare l’innovazione tecnologica e digitale e le sue potenzialità. Qualunque sia l’organizzazione nella quale opera, egli sa essere promotore di imprenditorialità, cambiamento, miglioramento continuo, poiché dotato degli strumenti e delle competenze per governare la complessa evoluzione dinamica della tecnologia. Può quindi per esempio essere promotore e guida dei processi di trasformazione verso il paradigma dell’industria 4.0.
La caratterizzazione del bagaglio di conoscenze e competenze dell’Ingegnere Gestionale gli conferisce una grande versatilità e adattabilità, che può essere messa a frutto in organizzazioni molto diverse tra loro, dal manifatturiero più tradizionale al settore dei servizi avanzati, dalle piccole aziende familiari alle grandi multinazionali, dal privato alla pubblica amministrazione. Laddove, appunto, esiste la necessità di generare valore attraverso l’integrazione di persone e tecnologie.
L’Ingegnere Gestionale, al termine del proprio percorso formativo, può quindi davvero scegliere la propria collocazione professionale su un ventaglio molto ampio di possibilità e di prospettive, con la possibilità di identificare l’ambito più adatto a valorizzare le attitudini e gli interessi personali.