L’Ingegneria Meccanica rappresenta uno dei settori dell’ingegneria che ha le maggiori relazioni con le altre specializzazioni, diverse delle quali sono nate proprio da essa, o da forti interazioni tra l’area dell’Ingegneria Meccanica con altre aree culturali (Ingegneria Energetica, Ingegneria Gestionale, Ingegneria dei Materiali, Ingegneria Meccatronica), sviluppandosi autonomamente per assumere una dimensione specifica propria ma continuando ad avere strettissime sinergie con essa.
Se sei una persona curiosa, che vuole capire come funziona ciò ti circonda, che ha attitudini creative ma anche senso pratico, che ha piacere di vedere realizzate le proprie idee, che non si spaventa nell’affrontare problemi e situazioni difficili e che trova piacere nel trovare la soluzione ad un problema, allora possiedi le caratteristiche che possono portarti ad essere un buon ingegnere meccanico.
In estrema sintesi l'ingegneria meccanica è la disciplina tecnica che fornisce gli strumenti per lo studio e la realizzazione di componenti e sistemi in condizioni statiche o in movimento ed è facilmente comprensibile che abbia ricadute su moltissimi aspetti della realtà dell’ambiente moderno e della vita delle persone. Tutto ciò che deve essere prodotto come pure qualsiasi dispositivo con parti in movimento ha bisogno dell'esperienza di un ingegnere meccanico.
L'ampiezza delle discipline che caratterizzano l’ingegneria meccanica consente agli studenti di sviluppare le capacità per poter portare un’idea innovativa dallo stato intangibile dell’ideazione a quello razionale dello studio di fattibilità e quindi a quello tangibile della sua realizzazione attraverso gli strumenti della progettazione, della scelta dei materiali, dell’analisi del comportamento energetico, della verifica funzionale tramite software di modellazione tridimensionale e successivamente su prototipo, della scelta delle metodologie di lavorazione ai fini di ottimizzare il processo per la sua costruzione arrivando alla fase di industrializzazione e commercializzazione. In tutto il processo delineato l’ingegnere meccanico potrà essere o lo specialista di una delle fasi o il tecnico di raccordo che supervisiona e gestire il flusso delle fasi stesse. È evidente quindi che nell’ambito lavorativo l’ingegnere meccanico dovrà acquisire anche doti di comunicazione, capacità di lavorare in squadra e di gestione e guida degli addetti alle singole mansioni pratiche.
Queste elencate sono alcune delle competenze attese, ma l’ingegnere meccanico deve avere saper monitorare le realizzazioni durante il funzionamento per assicurarne il corretto comportamento, gestire la loro manutenzione, sviluppare i più efficaci ed efficienti sistemi di monitoraggio e definirne anche il processo di smantellamento alla fine della loro vita utile, tutto in ottemperanza con le normative di tutela dell’ambiente e assicurando il rispetto della sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente di lavoro.
Per riuscire ad assolvere ai diversi compiti sopraelencati l’ingegnere meccanico deve aver assimilato le competenze che gli consentono di avere una solida base di conoscenze tecniche che rappresentano gli strumenti con i quali sarà in grado di risolvere i diversi problemi che sarà chiamato a risolvere.
Le principali e tradizionali discipline che caratterizzano l’ingegneria meccanica sono le seguenti:
- Comportamento statico e dinamico di componenti e sistemi complessi
- Caratteristiche e comportamento dei materiali
- Termodinamica e trasferimento del calore
- Macchine a fluido e sistemi energetici
- Meccanica dei fluidi
- Disegno e metodi dell'ingegneria industriale
- Meccanica delle macchine
- Strumentazioni e metodologie di misura
- Costruzione e progetto di macchine
- Tecnologia e processi di produzione
- Impianti e logistica
Le competenze dell’ingegnere meccanico non devono restare ancorate alle discipline tradizionali, ma a seguito dell’evoluzione dell’informatica e dell’elettronica diversi settori hanno ricevuto un notevole impulso al loro sviluppo con la necessità di formare figure professionali che devono mettere in sinergia competenze relative a settori tra loro solo tradizionalmente distanti.
Questo ha portato allo sviluppo delle seguenti discipline:
- Meccatronica
- Macchine automatiche
- Automotive
- Sviluppo e utilizzo di strumenti di progettazione e fabbricazione assistiti dal computer (CAD-CAM)
- Controllo e modellizzazione di sistemi meccanici
L’attuale configurazione del percorso di studio prevede un triennio di base con una struttura del piano degli studi molto simile nelle diverse sedi, seguito da un biennio di studi magistrali con approfondimenti più specifici che normalmente sono connessi alla realtà industriale regionale della singola sede universitaria.
Il percorso di studio è impegnativo e richiede di essere affrontato a tempo pieno, presenta un tasso di abbandono di circa il 20% a prescindere dalla sede e una percentuale molto bassa (attorno al 5%) come scelta da parte delle ragazze, che devono essere incoraggiate nell’intraprendere questo percorso di studio che presenta il tasso di occupazione al termine degli studi tra i più alti tra i percorsi universitari con un periodo di attesa nell’entrata del mondo del lavoro praticamente inesistente.