L’Ingegnere chimico è una figura professionale di elevata specializzazione che è in grado di “governare” processi di trasformazione della materia e flussi energetici per la produzione di beni e l’erogazione di servizi. Che si tratti di sviluppare processi di conversione energetica, di produzione di beni di largo consumo, di farmaci, di alimenti, di materiali avanzati, che si tratti di intervenire per prevenire o rimediare a danni ambientali, che si tratti di riqualificare residui e rifiuti secondo i principi dell’”economia circolare”, la cultura dell’Ingegnere chimico è un patrimonio di inestimabile valore per orientare le scelte e le trasformazioni al rispetto dei vincoli di economicità, di sicurezza, di sostenibilità ambientale.
Qual è il metodo dell’Ingegnere chimico? Quali sono gli “strumenti” della sua professione? Qual è la sua “cassetta degli attrezzi”?
Le capacità professionali dell’Ingegnere Chimico si fondano su solide conoscenze scientifiche di base. Le conoscenze di fisica e di chimica lo aiutano ad interpretare il comportamento della materia e dei sistemi fisici e la loro evoluzione. La termodinamica e la cinetica chimica, le conoscenze di fluidodinamica e di fenomeni di trasporto, i fondamenti dello sviluppo di processo e della progettazione e conduzione di apparecchiature ed impianti, in condizioni stazionarie e dinamiche, sono i suoi strumenti di elezione. La matematica è il suo linguaggio di base, che gli permette di scrivere e risolvere equazioni per la comprensione quantitativa dei fenomeni e per la progettazione di sistemi e dispositivi. Le conoscenze digitali gli permettono di elaborare codici di calcolo complessi e di analizzare con metodi avanzati i dati sperimentali, ma anche di muoversi nel “cyberspazio” per scambiare informazioni e dati nel mondo globale. La conoscenza delle biotecnologie gli permette di utilizzare sistemi biologici nella produzione di beni e servizi.
Ma l’Ingegnere chimico possiede anche conoscenze trasversali che gli permettono di muoversi nei diversi contesti produttivi: ingegneria strutturale, sistemi elettrici, componentistica industriale, economia, contesti aziendali. Una formazione interdisciplinare, solidamente radicata nelle scienze di base, che gli permette di dialogare con tutti, nella esperienza professionale individuale ed ancor più nel lavoro di gruppo.
L’approccio dell’ingegnere chimico è “multiscala”. La sua formazione gli consente di rivolgersi con flessibilità ad un ampio spettro di problemi, dallo studio delle trasformazioni molecolari della materia, alla progettazione, allo sviluppo ed alla conduzione di apparecchiature, prodotti e processi, all’analisi ed al controllo di grandi sistemi.
Ma l’Ingegnere chimico possiede un’attitudine particolare, che viene fortemente stimolata durante l’intero corso dei suoi studi: la capacità di sviluppare “modelli” del mondo reale. La sua formazione lo allena a questo: a guardare alla realtà fisica “con occhi diversi”, a riconoscere nella complessità i fenomeni elementari che la regolano, ad analizzarli individualmente per poi ricomporli in un quadro d’insieme che gli fornisce la chiave interpretativa della complessità. E la capacità di guardare alla realtà fisica “con occhi diversi” gli fornisce anche una particolare sensibilità verso la individuazione delle trasformazioni della materia e la gestione dei flussi energetici più efficaci e più rispettosi dei vincoli di sicurezza e di compatibilità ambientale.
Queste caratteristiche valorizzano l’Ingegnere chimico ovunque sia necessario assicurare il controllo accurato delle trasformazioni della materia e dei flussi energetici: industria di processo e di trasformazione, energia, protezione e rigenerazione ambientale, produzioni chimiche, alimentari e farmaceutiche, produzione e funzionalizzazione di materiali, e tanti altri settori. E le sue caratteristiche lo rendono una figura professionale di riferimento per fornire risposte ai grandi problemi del nostro tempo: la transizione energetica e la limitazione del cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile e l’utilizzo responsabile delle risorse, la salvaguardia dell’ambiente e il miglioramento della qualità della vita. Insomma…
…è un bel momento per essere Ingegneri chimici.