A partire dagli anni 60 del '900 gli Atenei italiani hanno incominciato ad istituire corsi di Laurea in Ingegneria Elettronica garantendo in modo sempre più capillare un'offerta formativa sull'intero territorio nazionale. D'altra parte, il progressivo ampliamento dello spettro culturale, proprio dell'elettronica, ha permesso una connotazione in termini di competenze delle differenti Sedi.
All'interno delle Tecnologie dell'Informazione, l'Elettronica ha una presenza pervasiva nell'industria, nei servizi e in generale nella vita quotidiana, e può concretamente offrire nuove soluzioni nei più svariati settori applicativi. Questa incredibile trasversalità rende le competenze dell'ingegnere elettronico elemento fondamentale nell'innovazione dei prodotti tradizionali e nella creazione di nuovi.
Che cosa deve sapere un ingegnere elettronico? La trasversalità dell'elettronica e l'incessante rinnovamento degli ambiti di competenza che derivano dalla necessità di trovare soluzioni a nuovi problemi applicativi richiedono un insieme di competenze estremamente ampio.
Se pensiamo alle funzioni di un qualsiasi sistema elettronico di uso quotidiano, queste vanno dalla capacità di posizionamento (ricevitore GPS), di acquisizione delle immagini e delle sollecitazioni meccaniche fino alle innumerevoli possibilità di connessione alle reti dati in modalità wireless, oltre alle sempre più sofisticate capacità di processing dell'informazione digitale, l'elettronica deve garantire il supporto fisico a tutte queste funzioni utilizzando al meglio tutte le competenze necessarie quali ad esempio, la fisica dello stato solido, l'elettromagnetismo, la teoria dei circuiti, l'elettronica digitale.
L'elettronico deve quindi essere in grado di parlare le molte lingue della tecnologia per poter creare innovazione e questo lo rende naturalmente multidisciplinare e versatile.
Che cosa sa fare un ingegnere elettronico? La necessità di fornire un supporto fisico alle funzionalità di sistema richiede all'ingegnere elettronico di saper affrontare l'ideazione, il progetto, l'applicazione di:
- Dispositivi micro e nano elettronici
- Dispositivi e circuiti per l'elettronica di potenza
- Sensori e microsistemi
- Dispositivi optoelettronici e fotonici
- Circuiti a microonde ed onde millimetriche
- Sistemi elettronici integrati
Spesso la realizzazione di applicazioni innovative con rapporto costo/prestazioni ottimale richiede di operare con metodologie avanzate su più ambiti della tecnologia, dove occorre non solo usare componenti esistenti ma di svilupparne nuovi.
Ritorniamo al posizionamento che un ricevitore GPS integrato ci può fornire, questa funzione deve essere garantita con un consumo energetico il più ridotto possibile dato che il ricevitore è spesso inserito in apparati portabili ma allo steso tempo il ricevitore deve essere in grado di acquisire segnali a microonde provenienti da satelliti posti a circa 20000 chilometri dalla terra, amplificarli ed elaborarli realizzando complessi algoritmi di processamento dei segnali. L’elettronica dovrà in pochi millimetri quadri realizzare tutte queste funzioni. In questo esempio diventa evidente come l’ingegnere elettronico dovrà ricorrere a capacità progettuali sorrette da approfondite competenze relative all’elettromagnetismo, all’elettronica delle microonde all’elaborazione digitale dei segnali.
Quali lavori può svolgere un ingegnere elettronico? L'ingegnere elettronico trova facilmente lavoro grazie alle specifiche competenze sui sistemi e dispositivi hardware che è in grado di progettare, ma anche per le sue capacità di cooperare con gli esperti di altre discipline che lo rendono particolarmente adatto per la progettazione multidisciplinare.
L'ampio spettro della formazione dell’ingegnere elettronico offre competenze che vanno dalle tecnologie avanzate alla progettazione di circuiti e sistemi complessi, facilitandone l’impiego nei ruoli di:
- Progettista di sistema
- Progettista circuitale
- Progettista di sistemi a Radio Frequenza e di comunicazione
- Ingegnere di Ricerca e sviluppo
- Responsabile di laboratori