BarricciAlessandroNato a Grosseto 10 Aprile 1962, figlio unico, ho conseguito il Diploma di Scuola Media Superiore presso il Liceo Scentifico Statale “Guglielmo Marconi” di Grosseto nel 1981 con il punteggio di  48/60.

Nel 1989 ho conseguito il Diploma di Laurea in Ingegneria Aeronautica presso l’Università di Pisa con il punteggio di 110/110 e Lode presentando una Tesi di Laurea in Aerodinamica Sperimentale sul calcolo dello strato limite su profili alari.

Dopo la Laurea ho svolto il Servizio Militare come Ufficiale di Complemento nell’Arma del Genio; al termine del Servizio Militare ho conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di Ingegnere e ho iniziato la carriera professionale nel mondo degli elicotteri, all’interno del quale sono rimasto fino ad oggi.

La scelta di diventare Ingegnere arriva da lontano: da sempre una particolare attrazione verso  gli argomenti tecnici e la meccanica, in parallelo una carriera scolastica dove la predilezione per le materie tecnico-scientifiche si è rivelata in tutta evidenza. I due aspetti si sono alimentati a vicenda, quindi la scelta verso un corso di studi universitari di tipo tecnico/scientifico era naturale. La predilezione per gli aspetti più tecnico/applicativi (quindi ingegneristici) rispetto a quelli puramente scientifici (facoltà di Matematica o Fisica) ha poi determinato la  “virata” finale verso Ingegneria (in un periodo in cui le informazioni a cui gli studenti possono attingere oggi, a partire dagli Open Day, non erano disponibili). Sopra tutto questo la decisione di iscriversi in particolare a Ingegneria Aeronautica ha avuto anche una componente “irrazionale”, in quanto era naturale associare all’Aeronautica e al mondo Aerospaziale un altissimo livello tecnologico dei prodotti con conseguente effetto attrattivo verso la Facoltà.

L’impatto con la Facoltà di Ingegneria è stato abbastanza impegnativo: i primi due anni di corso hanno posto le basi per il trienni applicativo dell’allora Laurea quinquennale. Ciò è accaduto con corsi di studio estremamente impegnativi e selettivi, sicuramente utili a posteriori per la formazione personale in termini di “resistenza ai carichi”.

Il triennio finale mi ha progressivamente avvicinato all’Ingegneria, e le difficoltà sono passate da quelle di tipo “selettivo” del Biennio a quelle di intrinseca complessità degli argomenti trattati. E altrettanto progressivamente il Corso di Studi mi ha aiutato a crescere in modo da adeguarmi a tale evoluzione delle condizioni.  

Una volta uscito dall’Università, ho portato con me due bagagli: quello delle competenze specifiche (le materie del Corso di Laurea) e quello della capacità di affrontare situazioni difficili. Andando a lavorare nel mondo degli elicotteri e specificatamente nella manutenzione (ambedue gli argomenti NON TRATTATI in tutto il corso di studi universitario) il secondo si è rivelato importante almeno quanto il primo.

La mia carriera professionale, come detto, è iniziata all’interno di una Azienda che faceva manutenzione di elicotteri, all’interno di un gruppo di cui faceva parte un Operatore Elicotteristico di livello nazionale (Air Technologies – Croce Alata). Ho ricoperto ruoli di Addetto all’Ufficio Tecnico, Responsabile dell’Addestramento Tecnico, Vice Maintenance Manager. Dopo alcuni anni si è presentata l’occasione di dare vita ad Helitalia, una nuova realtà Operativa / Manutentiva all’interno dell’organizzazione di una delle più grandi Compagnie Elicotteristiche mondiali: la Bristow Helicopters, che all’epoca aveva oltre 300 elicotteri in attività in tutte le parti del mondo. 

Il mio ruolo è stato allora (poco più che trentenne) di costruire da zero (ed ottenere la certificazione dell’allora Registro Aeronautico Italiano) l’Organizzazione Tecnica dell’Azienda. Organizzazione di cui ho poi ricoperto il ruolo di Direttore, rispondendo dell’Aeronavigabilità delle macchine. La progressiva crescita dell’Azienda, divenuta nel frattempo Capogruppo, mi ha poi portato ad assumere il ruolo di Accountable Manager (Dirigente Responsabile) dell’Organizzazione di Manutenzione, identificata nel frattempo dalla ragione sociale TASS, delegata al mantenimento in servizio degli elicotteri aziendali e all’esecuzione di servizi di manutenzione per clienti terzi. 

La conoscenza del prodotto aeronautico in questa fase della carriera è stata di fondamentale importanza, dando un contributo primario per la comprensione e la gestione delle problematiche legate all’attività.

Nel 2002 ho lasciato Helitalia – TASS per approdare in Agusta all’interno della Direzione Customer Support & Services, per la gestione dei programmi di supporto delle flotte militari e governative. L’esperienza di Customer Support è durata 4 anni. A fine 2006 sono promosso Direttore di Stabilimento presso lo Stabilimento di Vergiate, ruolo che ho ricoperto fino a fine 2012. Lo stabilimento di Vergiate era il principale sito produttivo di elicotteri della divenuta AgustaWestland, e ancora oggi mantiene questo ruolo, producendo ogni anno circa 140 – 160 elicotteri.

A fine 2012 ho fatto ritorno nel Customer Support, con il ruolo di Vice President Customer Support Italia, con la responsabilità del supporto delle flotte di elicotteri civili AgustaWestland (oltre 3000 elicotteri nel mondo). Ho mantenuto il ruolo per 4 anni, fino a fine 2016.

Ad inizio 2017 sono rientrato nel mondo Operations di Agusta Westland con la responsabilità degli stabilimenti di produzione componenti (oltre 4.000 persone su 11 stabilimenti in Italia e all’Estero), ruolo che da inizio 2018 è evoluto con la responsabilità dell’intero settore delle Operazioni Industriali dell’azienda, nel frattempo divenuta Leonardo Helicopter Division, aggiungendo le 4 linee di assemblaggio elicotteri nel mondo, le linee di revisione elicotteri in Italia, Polonia e UK, l’attività di produzione e operazione dei prototipi di nuovi modelli.

Il percorso professionale, con la crescita del ruolo, si è progressivamente allontanato dagli aspetti puramente tecnici per dare spazio alla parte gestionale dell’attività. Le conoscenze tecniche specifiche e quindi le corrispondenti competenze diventano meno “essenziali” nello svolgimento dell’attività giornaliera, ma restano un caposaldo fondamentale per la comprensione degli argomenti e delle problematiche rispetto alle quali si è chiamati a prendere decisioni di tipo manageriale che devono essere basate su informazioni tecniche specialistiche e che influenzano per forza di cose l’attività operativa. 
 

Da sempre una particolare attrazione verso  gli argomenti tecnici e la meccanica, in parallelo una carriera scolastica dove la predilezione per le materie tecnico-scientifiche si è rivelata in tutta evidenza.

07/07/2020 - 11:40