Il corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura fornisce le basi culturali e scientifiche all’esercizio di molteplici attività professionali nell’ambito dell’arte del costruire e permette la preparazione teorica e pratica necessaria per formare la figura professionale dell’ingegnere architetto.
La principale peculiarità di questo percorso formativo è l’innovativa associazione dei saperi tecnico-scientifici propri dell’ingegnere alla cultura storica, umanistica ed estetica dell’architetto, permettendo così la formazione di un progettista colto, versatile e abile nella sintesi tra le competenze. Un costruttore sapiente, con un ampio spettro di conoscenze e capace di controllo dell’intero processo produttivo dell’opera dall’analisi al progetto e alla realizzazione in cantiere.
Il corso è organizzato in modo da garantire una ripartizione equilibrata tra conoscenze teoriche e pratiche, con un curriculum che assume come elemento centrale l'architettura, il paesaggio e il patrimonio nei suoi vari aspetti e contenuti, da quelli tecnico-edilizi a quelli storici ed urbanistici a quelli legati alla sua valorizzazione e fruizione nel più ampio scenario storico culturale.
La figura professionale che il corso intende formare è quella di un progettista e operatore capace di competenze progettuali, tecniche e di analisi e valorizzazione, un costruttore attento sia all'innovazione tecnologica che alla qualità dello spazio e al contesto in cui opera.
Questa figura è in grado di gestire in maniera autonoma l'intero processo di produzione del progetto, dal concept al cantiere, con una particolare attenzione alle ormai paradigmatiche tematiche della sostenibilità ambientale e a quelle ancor più attuali del restauro, del recupero e della riabilitazione architettonica e strutturale del patrimonio storico e moderno, dell'analisi e della sua valorizzazione attraverso innovazione tecnico-operativa.
La conoscenza che si acquisisce nel corso di laurea magistrale, spazia dalla pianificazione urbanistica alle tecnologie edilizie e degli impianti degli edifici, consentendo a questa figura professionale di seguire l’intero processo edilizio dall’inserimento nel contesto paesaggistico con il progetto degli spazi aperti e delle relazioni con il costruito fino alla individuazione delle soluzioni tecnologiche più adeguate alle funzioni da svolgere.
L’attenzione al patrimonio, ritenuta ormai indispensabile nel mondo delle costruzioni e della evoluzione contemporanea delle città e dei territori in cui si opera, viene declinata sia attraverso lo studio del restauro nei suoi criteri umanistici e tecnici, sia attraverso la conoscenza di tecnologie dell’architettura e dei materiali da utilizzare per valorizzare i caratteri del passato assicurandone la conservazione e la valorizzazione per le generazioni future.
Cosa può fare un ingegnere edile architetto dopo la laurea? La figura professionale dell'Ingegnere Edile-Architetto può operare in molteplici ambiti, partendo dal progetto di architettura come strumento ordinatore di un processo complesso e composito di trasformazione della materia e dei luoghi fino a quello della produzione ristrutturazione e gestione di manufatti e spazi per il nostro ambiente fisico. La particolarità della figura professionale risiede proprio nella capacità di controllo della pluralità delle discipline coinvolte dal progetto architettonico che permette una valutazione completa del processo dall'ideazione, alle valutazioni economiche, al cantiere e alle discipline della sicurezza fino alla progettazione della fruizione e della gestione del bene.
In particolare si esprimono competenze professionali nel campo della progettazione, programmazione e gestione dei processi di trasformazione dell'ambiente urbano, dell'ambiente costruito; nella progettazione e calcolo strutturale di qualsiasi forma e tipologia, nella progettazione e realizzazione di nuovi organismi architettonici; nel recupero di ambiti urbani esistenti e nel restauro e valorizzazione del patrimonio edilizio, del patrimonio storico minore e monumentale, degli elementi costruttivi e dei materiali; progettazione tecnologica in relazione al controllo di qualità ed alla gestione del processo edilizio, compresa la gestione economica dei processi di produzione; analisi dei fabbisogni e individuazione delle risorse; il tutto con particolare riferimento alla fattibilità costruttiva, alle problematiche procedurali, energetiche e all'innovazione tecnologica nonché nella riconversione e gestione energetica del patrimonio esistente; progettazione urbanistica in rapporto alle dinamiche di sviluppo e di trasformazione della struttura urbana; controllo delle fasi economico estimative ed esecutive della realizzazione e del recupero, sia nell'edilizia ordinaria che tradizionale negli edifici monumentali e industrializzati, anche in rapporto alle condizioni di sicurezza.
Questo diploma di laurea è inoltre particolarmente strategico poiché è l’unico percorso che permette all’ingegnere di firmare progetti di restauro e di valorizzazione del patrimonio vincolato e all’architetto di firmare progetti di strutture e impianti edili. Il corso si articola oltre che negli esami di base, affini e caratterizzanti, indispensabili alla formazione di un ingegnere progettista, in una serie di esami a scelta che permettono di ampliare le possibilità offerte dal mercato del lavoro direzionando l’ultima parte del percorso scegliendo tra diversi ambiti di interesse.
I principali sbocchi professionali prevedono, oltre alla libera professione autonoma o in partnership, funzioni di elevata responsabilità in enti pubblici e privati, amministrazioni per il governo della città e del territorio tra cui musei e istituzioni culturali, in studi professionali e società, operanti nei campi dell'architettura, dell'ingegneria e delle costruzioni, del recupero e del restauro e in società di progettazione e valutazione immobiliare. In particolare sono prevedibili sbocchi professionali nei seguenti campi:
- progettazione ed esecuzione di nuovi organismi architettonici, con particolare riferimento alla qualità architettonica dell'opera, alla fattibilità costruttiva, all'innovazione tecnologica, al risparmio energetico, alle problematiche procedurali;
- ristrutturazione e restauro del patrimonio edilizio sia ordinario che storico minore e monumentale in rapporto alla tutela dei valori storico-culturali, al risanamento e alla valorizzazione degli organismi edilizi, al ripristino degli elementi costruttivi e dei materiali;
- progettazione e calcolo strutturale;
- pianificazione e progettazione urbanistica in rapporto alle dinamiche di trasformazione della città e in relazione al recupero di comparti urbani degradati;
- progettazione tecnologica con riferimento alla qualità del prodotto edilizio nonché al processo costruttivo, sia tradizionale che industrializzato, nonché a tutte le recenti modalità tecnico costruttive volte alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico;
- organizzazione e controllo delle fasi esecutive, al controllo di tutte le fasi del cantiere al fine della corretta corrispondenza fra progettazione e produzione e infine alla progettazione dei piani di sicurezza sia in fase di progetto che di realizzazione;
- valutazione economico estimativa di complessi esistenti e progetti di valorizzazione architettonica e immobiliare.
- progettazione di strategie di conservazione e fruizione per complessi archeologici e di strutture museali e istituzioni culturali;
- progettazione e gestione di processi di valorizzazione economica e comunicativa del patrimonio.
I laureati magistrali in Ingegneria Edile-Architettura sono gli unici che possono iscriversi all'albo degli ingegneri o all'albo degli architetti, dopo aver sostenuto il relativo esame di stato e operare oltre che in Italia anche in tutti gli altri paesi della Comunità Economica Europea.